Linguaggio
“Chi “ha” il linguaggio ha il mondo.” H. G. Gadamer
Si parla di ritardo di linguaggio nel caso di bambini che producono meno di 50 parole all’età di 24 mesi, oppure che ne esprimono più di 50, ma in assenza di combinazione di due o più parole come abbozzo delle prime frasi. In alcuni casi, i Parlatori Tardivi, ovvero bambini con ritardo di linguaggio, possono gradualmente normalizzare e recuperare il linguaggio senza necessità d’interventi specifici, mentre in altri le fragilità possono permanere e rivelare un Disturbo Primario del Linguaggio.
I Disturbi Primari del Linguaggio (DPL) descrivono un insieme di quadri clinici molto differenti tra loro, ma accomunati da un disordine nella comprensione e/o produzione linguistica in una o più componenti, quali la fonologia, la semantica, la sintassi e la pragmatica.
Quali sono i segni tipici del ritardo o disturbo di linguaggio?
- mancanza e/o distorsione di alcuni suoni (difficoltà fonetiche)
- scambio di suoni all'interno della parola (difficoltà fonologiche)
- uso di poche parole, frasi corte (difficoltà semantico-lessicali)
- difficoltà nella formulazione della frase (difficoltà morfosintattiche)
Come si interviene?
In questi casi è importante effettuare un’attenta valutazione logopedica che ha lo scopo di identificare i punti di forza e le fragilità del bambino.
Solo in seguito sarà possibile formulare un piano di trattamento che tenga conto degli interessi e dei bisogni del bambino e della famiglia.

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Annalisa Viola
LOGOPEDISTA
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